Capitolo I = Aggiornamenti =
Vi scrivo dalla mio domicilio lavorativo Veronese dove dovrei sostare fino a fine settimana, in attesa che la prestigiosa società per la quale presto attività mi fornisca nuovamente un ufficio agibile nel Modenese.
Quello appena trascorso è stato il primo settimana "normale" da un mese a questa parte, nel quale sono riuscito finalmente a dormire a casa su quel manufatto che volgarmente viene chiamato letto.
Capitolo II = Considerazioni Personali (parte)=
Molti dicono che i soldati che hanno visto in faccia la guerra tendono a non parlarne o se ne parlano lo fanno in modo molto vago e sfuggente.
Fino ad ora non mi riuscivo a spiegare tutto ciò, pensavo che chi aveva visto certe cose doveva avere l'obbligo "morale" di metterne al corrente chi, per motivi spazio temporali non aveva potuto esserci, naturalmente non per futile curiosità o pettegolezzo, ma al fine di una maggiore comprensione storica.
Bè ora posso dire di avere capito il perchè:
Quando vedi in faccia la morte o ti imbatti in persone che in trenta secondi hanno perso tutto sia a livello umano e materiale, le parole rimangono come imprigionate dentro di sè.
Cerchi di non pensarci, ma ti rimane in bocca uno strano sapore amarognolo.
Come una guerra ti domandi perchè è successo che una persona che viveva vicino a te o a due / tre chilometri da tè non esiste più o a perso tutto.
Ti domandi dove e quando ci sarà la prossima scossa e se domani sarai ancora in piedi.
Ti domandi se è stata solo fortuna, destino....smetti di parlarne e le persone che da lontano ti chiedono cosa sta succedendo diventano quasi un fastidio, perchè in fondo scopri di non avere le parole adeguate per descrivere tutto quanto c'è intorno. Scopri che sei dentro ad un gioco molto più grande che gioca senza regole, anzi peggio ancora con regole che non hanno logica e razionalità umana, impotente ed inutile.
Capitolo III (Considerazioni = Umane = Parte)
Anche questa volta si è ripetuta la solita costante: Gli Italiani danno il meglio di sè solamente in condizioni disperate/eccezionali.
In questi giorni mi sono domandato qual'è la forza che mi ha spinto a dormire quattro ore in quattro giorni per cercare di salvare un centro storico o aiutare ad esempio gli anziani che sono rimasti lì.
Vedere persone che non si conoscevano stringersi insieme e sostenersi a vicenda, dividendosi il cibo o un posto in tenda.
Constatare tutto questo nel dramma, mi ha sollevato e commosso.
Mi ha fatto piacere constatare che in questa maledetta globalizzazione liberist/ finanziaria, ci sia ancora un briciolo di italianità.
Spero che almeno per la prossima generazione si riesca a tramandarlo.
Capitolo IV = Considerazioni tecniche =
Se l'italianità è emersa nelle piccole cose della gente comune, l'Italianità stà emergendo voluttuosa e negativa nel campo del MALAFFARE EDILIZIO, cui spero seguano approfondite inchieste Giudiziarie e Giornalistiche
Il terremoto in Emilia deve rimanere nella storia come il fallimento del modello edilizio Italiano degli ultimi venti anni.
Se escludiamo i crolli avvenuti negli edifici storici, ciò che desta stupore è il fatto che sono state gravemente lesionate o crollati edifici di recentissima costruzione, dove il cemento armato si è sbriciolato come un grissino.
Addirittura parti di edifici si sono inabissati nelle sabbie mobili.
Si stanno scoprendo truffe sulle dichiarazioni dei materiali usati dalle imprese edilizie, condomini costruiti su vecchi letti di fiumi o paludi, terreni resi edificabili dal sistema di mazzette che variano i piani regolatori dei nostri comuni.
L'esempio più lampante rimane Cavezzo un picoclo comune che negli ultimi venti anni ha raddopiato la popolazione, dove cittadini richiamati da edilizia a basso costo e dal miraggio di una casa di proprietà, è con molta probabilità stata truffata e costretta a vivere inconsapevolmente in edifici di carta.
Cavezzo è per il 75/80 % rasa al suolo.
Non mi faccio molte illusioni sul fatto che chi ha imbrogliato pagherà, il tutto verrà scaricato nelle solite commissioni di inchiesta, processi interminabili con varie scarichi di responsabilità.
Solo mi chiedo quanti casi del genere esisitono in Italia.
Ci tengo a sottolineare che quanto esposto sopra è solamente frutto di miei pensieri e ragionamenti, non voglio assolutamente dare ad intendere che vendo verità assolute.
Eventualmente queste verità assolute dovranno arrivare dagli organi preposti che dovranno approfondire con maggiori dati quanto successo o quanto potrà ancora succedere nei prossimi mesi.
Per ora spero di avere una pausa più o meno lunga dove potermi riposare un po, e passare ancora con voi delle belle serate in TS.
Vi ringrazio ancora per i messaggi e le telefonate ricevuti, perchè in questi momenti l'importante è non sentirsi e far sentire nessuno solo.
A presto
Francesco
Sup_Mascetti
GRUPPO INTERCETTORI SUP_ERCAZZOLA
ATTENDENTE DI CAMPO DEL GENERALISSIMISSIMO