28 LUGLIO 1940
Sembrava una giornata come tante altre, riunione prevolo con il comandante di gruppo, assegnazione delle missioni alle squadriglie, consegna ai capi squadriglia delle informazioni fornite dalla ricognizione quindi l'avvio agli apparecchi e decollo.
Siamo in formazione come al solito divisi in due sezioni, il sor Tenente, Camillo ed io nella prima sezione mentre Zipoli, Barrini ed un gregario sono nella seconda che, come al solito, fungerà da copertura.
Oggi ci è stata assegnata una missione di caccia libera in una zona compresa tra Sollum e Buq-Buq e siamo piuttosto impazienti di entrare in azione; mentre voliamo verso l'obbiettivo scherziamo un po' con Zipoli e Barrini che oramai abbiamo battezzato "gli Apostoli" per via dei loro nomi di battesimo, Pietro per Zipoli e Paolo per Barrini.
Come di consueto ci affidiamo alla loro custodia per coprirci le spalle ed ogni tanto li prendiamo un po' in giro ed intanto facciamo passare il noioso tempo impiegato per raggiungere la zona d'operazioni.
Stiamo appunto scherzando quando "occhio di falco" Stoppani (il sor Tenente n.d.r.) riesce a scorgere degli apparecchi dietro di noi che stanno viaggiando praticamente sulla nostra stessa rotta; sul momento pensiamo si tratti di SM79 che stanno anche loro puntando su Sollum per eseguire un bombardamento ma ben presto ci rendiamo conto che sono dei bimotori e quindi non sono dei nostri...........Blenheim! ....... stanno probabilmente facendo ritorno da una missione e per di più sono scortati da una sezione di Gladiator.
I britannici stanno viaggiando ad una velocità superiore alla nostra ed in un attimo veniamo sorpassati dai veloci apparecchi della Bristol mentre i Gladiator che li seguono ingaggiano la nostra seconda sezione.
Gli "Apostoli" ed il loro gregario ingaggiano una lotta serrata mentre noi inseguiamo i bombardieri; il sor Tenente ed io ne inseguiamo uno mentre Camillo è a caccia di un altro.
Il sor Tenente è un po più avanti di me e comincia ad aprire il fuoco colpendo il motore destro del bimotore britannico mentre anch'io raggiungo una buona posizione e comincio a scaricare pallottole sul bersaglio colpendolo all'ala sinistra.
Naturalmente il mitragliere posteriore britannico non sta a guardare e comincia a rispondere al fuoco, Stoppani si fa più sotto e colpisce di nouvo il motore destro innescando un incendio e subito dopo notiamo una piccola esplosione, forse va giù.....invece l'incendio sembra esaurirsi ed il Blenheim continua a volare anzi, il suo mitragliere si dimostra ben addestrato e colpisce il Falco del sor Tenente al serbatoio costringendolo ad interrompere l'inseguimento.
Rimango quindi solo io e mentre sento in radio che Camillo sta colpendo un secondo bombardiere, mi porto di nuovo in posizione di tiro ed esplodo una seconda raffica colpendo ancora l'ala sinistra in prossimità della fusoliera, vedo dei frammenti staccarsi e del fumo che inizia a sprigionarsi dalla parte colpita; l'aereo avversario a quel punto pare fermarsi a mezz'aria ed io vedo serrarsi le distanze in maniera preoccupante tanto che arrivo quasi alla collisione che riesco ad evitare solo con una decisa cabrata.....collisione evitata sì ma così facendo ho perso anch'io velocità ed ora mi trovo quasi fermo al di sopra del Blenheimed offrendo un'occasione d'oro al mitragliere avversario che ne approfitta subito colpendo anche me nel serbatoio.
Maledizione, anche stavolta ho commesso un errore grossolano e ne pago ora le conseguenze, fortunatamente il mio fedele Falco mantiene le sue doti di maneggevolezza ma il livello carburante cala molto in fretta e non c'è tempo da perdere, devo cercare subito un posto dove atterrare ed il più a portata di mano è Bardia ed anche il sor Tenente vi si sta dirigendo.
Nel frattempo purtroppo sentiamo per radio che Zipoli deve lanciarsi, il suo Falco è ridotto molto male e non c'è più speranza di riportarlo a terra, anche Camillo ha avuto la peggio con il suo Blenheim e sta precipitando mentre Barrini nella foga del combattimento ha smarrito la sua posizione e sta cercando di fare il punto.
Cerco di perdere quota rapidamente dato che Bardia è vicina ed io sono ancora a circa 2000 m d'altezza; con la velocità con cui perdo carburante non avrò la possibilità di fare un circuito standard d'atterraggio per cui devo puntare diritto la pista e mettere le ruote a terra al primo passaggio.
Con un occhio all'indicatore livello carburante e l'altro alla pista di Bardia, che oramai distinguo perfettamente, imposto una larga virata in discesa che nelle mie speranze mi porterà direttamente in finale.
La virata è corretta e mitrovo allineato quasi perfettamente alla pista, unico neo è che sono ancora un po' troppo alto e veloce, ma per mia fortuna la pista è lunga a sufficienza.....è ora di mettere a frutto quello che il mio istruttore di volo mi ha insegnato (o per lo meno, lui ci ha provato).
Sorvolo la testata pista ancora troppo alto, tolgo tutto motore e comincio a tirare su il muso del mio "Rosso 3" per fargli perdere velocità, la pista continua a scorrere sotto il mio Falco che non ne vuole sapere di poggiarsi al suolo...finalmente raggiungo una velocità non ottimale ma ragionevole per l'atterraggio e quindi faccio scendere l'apparecchio che dopo un paio di saltelli corre finalmete sulla pista sabbiosa.
Non c'è tempo per rilassarsi, devo liberare la pista perchè anche il sor Tenente è in finale ed anche lui ha il carburante agli sgoccioli per cui viro a sinistra e mi porto verso i parcheggi ma faccio giusto in tempo ad impegnare la pista di rullaggio che il motore perde colpi e dopo un sussulto si ferma definitivamente, non ho più una goccia di benzina.
Seguo l'atterraggio del sor Tenente che fa appena in tempo a toccare terra che anche il suo motore si spegne per mancanza d'alimentazione e si ferma lì, in mezzo alla pista.
Mentre siamo fermi a terra facciamo in tempo a vedere nel cielo sopra la base Barrini impegnato in combattimento con un Gladiator; il duello si protrae per un po' quindi sfortunatamente per Barrini il pilota avversario riesce a guadagnare una posizione favorevole e con una raffica sostenuta abbatte il nostro; ormai gli aerei sono distanti e non riusciamo a distinguere se l'amico Paolo sia riuscito a lanciarsi, lo speriamo vivamente.
Come detto prima, sembrava una giornata normale ed invece si è trasformata in una giornata nera per la nostra squadriglia; tirando le somme abbiamo avuto tre aerei distrutti, due danneggiati, due piloti dispersi e forse un aereo nemico abbattuto....forse; certo la peggior giornata da quando siamo in terra d'Africa, speriamo che resti la peggiore.
Questo certamente non lo leggerete mai in un bollettino di guerra, perlomeno dei nostri.
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