I siti informatici a rischio?

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13 Anni 1 Mese fa - 13 Anni 1 Mese fa #5507 da SUP_Trok
Cari amici, i siti web sono in pericolo!

Speriamo non venga approvata nessuna legge:

Anche Wikipedia è in sciopero...

Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:

«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»

Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27

«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.

Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»

L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia



In pratica se pinco pallino si sente offeso da un articolo che potrebbe comparire nel nostro sito o anche nel nostro forum, noi siamo obbligati a rimuovere e a modificare il contenuto anche se abbiamo detto semplicemente la verità. Un giorno un qualche pinco pallino potrebbe svegliarsi e dire: "a me la parola "maw-superareo" o "SUP" mi offende" e senza che nessun giudice imparziale giudichi la situazione noi siamo obbligati a rimuovere e cambiare tutto entro 48 ore se non vogliamo essere distrutti da multe salatissie ed insostenibili.

Mi preoccupa veramente tanto tutto questo! Cosa sta succedendo?

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Ultima Modifica 13 Anni 1 Mese fa da SUP_Trok.

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13 Anni 1 Mese fa #5508 da SUP_Astore
Succede che chi formula le leggi non si rende conto esattamente delle implicazioni che tali leggi provocano; il mondo cambia ad un ritmo tale per cui la burocrazia non riesce ad adeguarsi ed alla fine questo ne è il risultato.

Mai lasciar morire il fanciullo che è in noi

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13 Anni 1 Mese fa - 13 Anni 1 Mese fa #5509 da SUP_Aracno
Trok vai a studiare sui libri e lascia perdere wikipedia che è meglio .....
I giornali sono già obbligati a pubblicare rettifiche e smentite su richiesta della persona che si ritiene offesa o diffamata.
Ovviamente devono farlo subito perchè se aspettassero un'eventuale giudizio della legge italiana la smentita o la rettifica arriverebbero dopo la morte dell'interessato e quando la verità distorta è già entrata nell'immaginario collettivo.
Pubblicare la smentita o la rettifica NON SIGNIFICA RINNEGARE LE PROPRIE DICHIARAZIONI o farle sparire, significa solo pubblicare, con pari importanza, le dichiarazioni in senso contrario della persona chiamata in causa.
In pratica saranno obbligato a pubblicare LA SMENTITA O RETTIFICA, NON A CANCELLARE I POST E GLI ARTICOLI considerati infamanti o diffamatori, infatti in caso poi un giudice decida che la diffamazione effettivamente c'è stata ci sarà un processo penale e una condanna, non la cancellazione degli articoli.
Il problema è che chi opera in internet si ritiene al di sopra di qualsiasi legge e wikipedia in particolare è una fonte inesauribile di cazzate, inesattezze e falsità, in particolare quando si tratta di personaggi pubblici o storici.
Che siano obbligati, ad esempio, a pubblicare immediatamente una smentita relativa ad una biografia, soprattutto se la smentita è dell'interessato, mi pare come minimo sinonimo di civiltà.
Ultima Modifica 13 Anni 1 Mese fa da SUP_Aracno.

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13 Anni 1 Mese fa #5511 da SUP_Bigans
Concordo,
wikipedia va presa con le pinze. Per il tema in argomento tutti hanno l'obbligo di pubblicare una smentita se richiesta da altri. Non l'ho letta tutta, ma per me è una legge del c...
E' per questo che quando posso - anche in campo storico - cerco di citare la fonte delle mie informazioni, per evitare che determinate considerazioni vengano a me ascritte, anzichè all'interessato.
Mi successe tempo fa sul forum UBISOFT che in un post era degenerato in politica allo stato puro, difesi l'operato dei tedeschi nella guerra ed un altro, strumentalmente, mi diede dell'antisemita, ma io mi riferivo esclusivamente all'aspetto strategico della guerra e citai un famoso giornalista che da fascista violento si era trasformato in accanita camicia rossa. Il moderatore mi chiese spiegazioni in merito perchè contattato da terzi, allora citai libro e pagina della trascrizione fatta da altro giornalista e mi salvai in calcio d'angolo. Il diffamato non fece mai causa a nessuno perchè le prove esibite dal primo giornalista erano schiaccianti!

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13 Anni 1 Mese fa - 13 Anni 1 Mese fa #5512 da SUP_Trok
ah, allora cambia tutto! Grazie delle delucidazioni. Avevo inteso in modo ben diverso il senso di questa legge.

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Ultima Modifica 13 Anni 1 Mese fa da SUP_Trok. Motivo: cambiato il titolo del post

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13 Anni 1 Mese fa - 13 Anni 1 Mese fa #5513 da SUP_Mannaia
Concordo con quello detto da Lucio...
Una cosa è poter scrivere liberamente, un'altra è scrivere cazzate.
In un mondo dove l'informazione è veramente alla portata di tutti è pericoloso scrivere.
In che senso?
E' facile perdere un atteggiamento professionale già quando fai il giornalista di mestiere, fugurati tutti quelli che si mettono su, un blog o un cosiddetto "angolo delle verità nascoste", a scrivere di cose per sentito dire, di loro pura intuizione, oppure con un calcolo preciso!
Ovviamente nulla c'è di male a esprimere un proprio parere, ma il dolo stà nel dargli un sapore di verità, condivisa da molti.... Può essere così in effetti, ma non si può sapere se, in ambito politico, non hai una votazione o un referendum che lo dimostri.
In definitiva è facile cavalcare l'onda dell'indignazione e dello sgomento verso alcune forme di "censura" ( anche se il termine lo trovo improprio) per puntare il dito verso il nemico di turno.
L'informazione è sempre stata manipolata fin dai tempi della repubblica romana, e adesso trovo decisamente ridicolo innalzarsi a paladini della libertà di espressione, quando in passati recenti tutte le grandi potenze democratiche e piccole dittature hanno applicato forme di controllo ben più marcate, senza che l'opinione pubblica italiana di ambo gli schieramenti si scandalizzasse troppo....

Mi diverte il fatto che molti sostengono che siamo in dittatura, e che i magistrati o alcuni giornalisti, sono dei martiri della libertà!
Mi viene da pensare a tutte le vittime delle vere dittature... Cile sotto Pinochet, Romania con Ceausescu, la Bielorussia, alcuni stati centro e sud americani, dove giornalisti pagano con la vita per le loro indagini.

Ma questo pensiero, alle masse, adesso non serve. Deve liberare un posto in parlamento, per metterci un'altro del tutto simile...

In conclusione, era Montanelli che diceva : " Una notizia per essere tale deve avere la possibilità di essere confermata"?
Ultima Modifica 13 Anni 1 Mese fa da SUP_Mannaia.

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